"Il Primo Maggio non può essere
solo una ricorrenza. Deve diventare il punto di ripartenza per
affrontare con decisione i nodi irrisolti del lavoro, a partire
da sicurezza e salari". Così Marco Ferracuti, segretario
generale della Cisl Marche, in occasione della Festa dei
Lavoratori, ricordando i dati secondo i quali nelle Marche, i
salari "sono ancora inferiori dell'11% rispetto alla media
nazionale: è una distanza che non possiamo più accettare", così
come la sicurezza sul lavoro: "il 2024 che era chiuso con un
lieve calo delle denunce di infortuni rispetto al 2023, ma i
dati del primo bimestre 2025 segnalano purtroppo un'inversione
di tendenza".
"Si passa da 473 a 536 denunce, con un incremento del 13,3%.
- sottolinea Ferracuti - Ancora più preoccupante è l'aumento
delle denunce per malattia professionale, salite a 7.725 nel
2024, con una crescita del 14,1% rispetto all'anno precedente.
Numeri che raccontano una realtà che va affrontata con
interventi strutturali, non con parole di circostanza".
"Oggi più che mai è necessario pensare a un nuovo modello di
sviluppo, capace di mettere al centro la persona e non solo gli
indicatori economici. Mettere la persona al centro significa
contrastare con decisione la precarietà e promuovere ambienti di
lavoro sani, sicuri e orientati al benessere", conclude il
Segretario generale della Cisl Marche, promuovendo un appello:
"Serve coraggio per costruire il futuro e il lavoro ed anche il
Primo maggio, resta la chiave per renderlo più giusto, più
stabile, più umano".
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