"La Macroregione si può e si deve
rilanciare per cogliere tutte le opportunità che si possono
aprire compiendo due passi necessari: il primo è farla diventare
uno strumento di programmazione reale e concreta". Così il
presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli intervenendo
ad Ancona al convegno "La Macroregione Adriatico-Ionica.
Prospettive di breve e lungo termine, economiche, logistiche,
commerciali, energetiche e produttive, promosso dal Comitato per
la Macroregione Adriatico-Ionica che si è tenuto alla Mole
Vanvitelliana.
"Noi abbiamo un'economica fondata sul mare, sull'agricoltura,
sul distretto manifatturiero di eccellenza, dell'artigianato di
qualità, - ha ricordato Acquaroli - ma vogliamo condividere
anche le aree legate alla cultura. Intorno al Mediterraneo e
all'Adriatico si è sviluppata una storia millenaria che deve
renderci orgogliosi e che deve farci da sprone per continuare su
questa direttrice. Il secondo passo è rappresentato dallo
sviluppo delle infrastrutture. Da qui il nostro operato per il
rafforzamento dell'aeroporto delle Marche con i voli di
continuità e non solo".
"Ma vogliamo continuare a lavorare per creare collegamenti
anche con i Balcani per rendere centrale Ancona e sviluppare la
Macroregione. - ha proseguito il presidente della Regione - Lo
stesso dicasi per il Porto di Ancona che è un luogo storico nel
quale crediamo e che oggi è in sofferenza per la mancanza di
collegamenti adeguati con ferrovia e autostrada. Oggi
registriamo interesse del Governo centrale tanto da poter
rendere fattibili e raggiungibili progetti quali l'allargamento
dello stesso con la realizzazione della Penisola. Si stanno
concretizzando obiettivi che fino a qualche tempo fa sembravano
lontani". "Dare sostegno al Porto significa dare competitività a
un'area centrale e uno snodo strategico, aprendo l'opportunità
di creare un'interconnessione da mettere a disposizione della
Macroregione. L'importante - ha concluso - è che le istituzioni
sappiano dialogare e stabilire punti di incontro in modo chiaro,
veloce e pragmatico".
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