Via libera a maggioranza in
Commissione Governo del territorio alla proposta di legge che
riordina il Sistema Marche di Protezione civile. Il testo, a
iniziativa della Giunta regionale, recepisce il nuovo Codice
nazionale del 2018 e avvia un percorso di rinnovamento
normativo, mettendo a sistema ruoli e funzioni di tutti i
livelli istituzionali.
"Di fronte a calamità sempre più frequenti causate dai
cambiamenti climatici, serviva certezza normativa - ha
commentato la presidente Monica Acciarri (Lega), relatrice di
maggioranza - Oggi approviamo una riforma che rende il sistema
più efficiente, attuale e vicino ai cittadini".
L'esame del testo, 37 articoli suddivisi in nove capitoli, ha
impegnato la Commissione per diversi mesi, durante i quali si è
svolto un calendario di audizioni che ha coinvolto Prefetture,
enti locali e associazioni di volontariato.
"Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto -
aggiunge la presidente Acciarri - Siamo arrivati al testo finale
con un lungo lavoro di confronto, accogliendo suggerimenti e
integrazioni, per questo mi auguro che in Aula la proposta
ottenga un voto unanime".
Sulla proposta di legge i due consiglieri del Pd, Fabrizio
Cesetti, vicepresidente e relatore di opposizione, ed Anna
Casini hanno dichiarato "astensione tecnica", riconoscendo "il
grande lavoro svolto dalla Commissione". "Abbiamo presentato una
serie di emendamenti - concludono - Il testo è ben fatto e ben
articolato, unica eccezione la non considerazione delle Province
e il non riconoscimento delle funzioni che potrebbero svolgere".
"Il provvedimento - informa la Regione - andrà ad abrogare la
vigente legge del 2001, introducendo una serie di cambiamenti.
Entra a far parte del Sistema Marche come autorità territoriale
il Presidente della Giunta regionale che potrà decretare,
sentiti i sindaci, la 'mobilitazione straordinaria regionale'.
Alla mobilitazione, di durata massima di 15 giorni, prorogabile
una sola volta, potrà seguire l'emergenza di rilievo regionale e
nazionale. Prevista anche l'ulteriore articolazione operativa
degli 'ambiti territoriali organizzativi ottimali', nel caso in
cui il territorio coinvolto superi i confini comunali. Nel testo
sono inseriti articoli dedicati agli incendi boschivi, alla
sensibilizzazione e formazione dei cittadini sulla cultura della
protezione civile e al volontariato, che nelle Marche conta
oltre trecento associazioni per un totale di circa 12mila
volontari".
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