Parte ufficialmente il percorso per
la ricostruzione nei Comuni marchigiani colpiti dal sisma del
2022. I cittadini interessati potranno presentare la
manifestazione di volontà tramite la piattaforma Gedisi, primo
passo per avviare la riparazione degli immobili privati
danneggiati. Parallelamente, i soggetti attuatori pubblici
potranno redigere i Documenti di indirizzo alla progettazione
per gli interventi su opere pubbliche.
L'annuncio è stato dato oggi dal commissario straordinario
alla ricostruzione Guido Castelli e dal presidente della Regione
Marche Francesco Acquaroli, in seguito alla firma del primo
decreto attuativo. Coinvolti in tutto 32 Comuni, tra cratere e
aree esterne, per una stima complessiva di investimenti pari a
458,6 milioni di euro. "L'avvio concreto della ricostruzione è
il frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni, per fornire
risposte certe e tempi chiari alle famiglie e ai territori
colpiti", ha dichiarato Acquaroli, ringraziando governo,
commissario e Ufficio speciale per la ricostruzione.
Castelli ha sottolineato che "grazie alla piattaforma Gedisi,
al Testo unico della ricostruzione privata e alla filiera
istituzionale unita, siamo pronti a partire senza indugi,
evitando gli errori del passato". Per la ricostruzione privata
sono previsti circa 230 interventi per un valore di 177 milioni
di euro. Le manifestazioni di volontà andranno presentate entro
il 30 settembre 2025. Sul fronte pubblico, 150 interventi
stimati in 280 milioni. A questi si aggiungono circa 59 edifici
di culto di proprietà ecclesiastica. Tra i Comuni nel cratere
figurano Ancona, Fano e Pesaro. Altri 29 Comuni sono inclusi
nell'area extra-cratere, da Ascoli Piceno a Urbino.
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