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Musica, Vestale Spontini versione pocket per giovani a Jesi

Musica, Vestale Spontini versione pocket per giovani a Jesi

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JESI, 05 marzo 2025, 18:24

Redazione ANSA

"C'era una volta Giulia, la Vestale", versione "pocket" della celebre tragédie-lyrique "La Vestale" di Gaspare Spontini, va in scena al Teatro Moriconi di Jesi (Ancona) dal 16 al 18 marzo per giovani spettatori (e non solo).
    La storia di un amore impossibile - quello tra Giulia, la sacerdotessa custode del fuoco sacro alla Dea Vesta, e il generale romano Licinio - rivive in 60 minuti di spettacolo musicale realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Festival della Valle d'Itria, sulla scia delle celebrazioni 2024 per i 250 anni del compositore marchigiano.
    Grazie alla rielaborazione musicale della partitura spontiniana a cura di Gianluca Piombo, la regia e drammaturgia di Lorenzo Giossi anche protagonista in scena come attore/narratore, la "Vestalina" è affidata a tre cantanti - il soprano Louise Guenter nel ruolo di Giulia, il tenore Matteo Straffi in Licinio, e il baritono Alexander Ilvakhin nella parte di Cinna e del Sommo Sacerdote - e lo stesso Gianluca Piombo alla direzione. Suona il Time Machine Ensemble, compagine di giovani solisti con età media 25 anni.
    Nello spettacolo, un giovane archeologo trova, durante una campagna di scavo, un prezioso reperto. Magicamente personaggi e oggetti prendono vita e iniziano a raccontare e a cantare la loro storia: un grande amore, il sacro fuoco di Vesta che non deve spegnersi mai, un destino crudele e l'inaspettato lieto fine. "Pensando ai bambini e ai ragazzi ho immaginato un parallelo con i film di avventura, animali fantastici, 007 e al celeberrimo Indiana Jones alle prese con un magico tesoro - racconta il regista Lorenzo Giossi - Immaginiamoci quindi di entrare in uno di quei bassorilievi bianchi che vediamo all'interno delle attuali rovine romane e di trovare una striscia che racconti questa avventura: una sorta di Jumanji dell'epoca. A un certo punto i personaggi scolpiti si animano e ci raccontano la loro storia portandoci nel loro mondo".
   

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