Il comitato per la prevenzione
della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa "non esclude di
esaminare la situazione nei centri rimpatri italiani in
Albania". Lo hanno detto il presidente Alan Mitchell e il
segretario esecutivo Hugh Chetwynd durante la presentazione del
rapporto annuale. "La questione di questi centri è stata
discussa durante l'incontro che ho avuto con il ministro della
giustizia Carlo Nordio lo scorso ottobre a Roma", ha affermato
Mitchell, evidenziando come l'organismo, viste anche le
discussioni in atto in altri Paesi sull'esternalizzazione dei
centri rimpatri, sta mantenendo un occhio vigile su quelli in
Albania. Chetwynd ha ricordato che l'organo ha pubblicato alla
fine dell'anno scorso un rapporto molto critico sui centri
rimpatri in Italia e ha osservato che "tenuto conto del fatto
che questo modello in una certa misura è stato esportato in
Albania, credo sia chiaro qual è la posizione del Cpt anche
senza esserci ancora stati".
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