Le prospettive del percorso di
integrazione europea della Serbia e lo stato delle riforme sono
al centro dell'incontro in corso stamane a Belgrado fra il
presidente serbo Aleksandar Vucic e il presidente del Consiglio
europeo Antonio Costa, che ha cominciato dalla capitale serba un
giro nei sei Paesi dei Balcani occidentali che aspirano
all'adesione alla Ue. L'obiettivo della missione di Costa - la
prima nella regione da quando il politico portoghese ha assunto
l'incarico alla guida del Consiglio Ue - è ribadire l'impegno di
Bruxelles all'allargamento dell'Unione e all'integrazione
europea dei Balcani occidentali. La visita si tiene mentre in
Serbia prosegue da mesi l'ondata di proteste popolari animata
dal movimento degli studenti, che accusano la dirigenza di
corruzione, scarsa democrazia e controllo sui media. Costa è
stato accolto da Vucic con tutti gli onori al Palazzo Serbia, il
grande edificio di epoca jugoslava tradizionale sede degli
incontri ufficiali della dirigenza serba. Sui colloqui pesa il
malcontento di Bruxelles per la decisione di Vucic di
partecipare a Mosca il 9 maggio alle celebrazioni e alla parata
militare sulla Piazza Rossa per l'80/mo anniversario della
vittoria sul nazifascismo, nonostante gli inviti e le messe in
guardia da parte dei vertici europei. A Mosca Vucic ha
incontrato separatamente i presidenti russo e cinese Vladimir
Putin e Xi Jinping. Costa - che a Belgrado ha in programma
colloqui anche con il premier serbo Djuro Macut e con la
presidente del parlamento Ana Brnabic - proseguirà il suo giro
nella regione visitando successivamente Bosnia-Erzegovina,
Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord e Albania, dove il 16
maggio è in programma a Tirana una nuova riunione della Comunità
politica europea.
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