Il patriarca serbo ortodosso
Porfirije, in visita da ieri a Mosca, ha incontrato il
presidente russo Vladimir Putin, che ha ringraziato per il
costante appoggio di Mosca alla Serbia, in particolare sulla
questione del Kosovo e nella difesa dei diritti delle
popolazioni serbe negli altri Paesi dei Balcani, in particolare
in Bosnia-Erzegovina e Montenegro. "Non so cosa avverrebbe con
il Kosovo senza il sostegno di Russia e Cina", ha detto
Porfirije, citato dai media a Belgrado. "Vi chiedo di restare su
tale posizione, e di fare tutto quello che potete. Poichè,
indipendentemente dalla politica, dalle persone e dalle notizie
di cui disponiamo, senza il Kosovo e posso dire senza la
Republika Srpska, il popolo serbo non ha prospettive", ha
aggiunto il patriarca, secondo il quale in Serbia è in atto
attualmente una 'rivoluzione colorata', riferimento al movimento
di protesta degli studenti che avanti da novembre. La Republika
Srpska è l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina.
"Noi sappiamo e avvertiamo che le forze dell'Occidente vogliono
distruggere l'dentità del popolo serbo e la sua cultura", ha
detto. Porfirije. Putin da parte sua ha sottolineato gli stretti
rapporti di amicizia che legano Russia e Serbia, affermando di
essere consapevole della difficile situazione esistente nei
Balcani. Putin ha aggiunto di attendersi l'arrivo a Mosca del
presidente serbo Aleksandar Vucic il 9 maggio prossimo, per le
celebrazioni solenni dell'80/modella vittoria sul nazifascismo.
All'incontro con Porfirije ha assistito il patriarca di Mosca e
di tutte le Russia Kirill, sul cui invito Porfirije è giunto
ieri a Mosca.
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