Minacciato di licenziamento, appiccò
le fiamme in un capannone della ditta dove lavorava. Nei giorni
scorsi è stato condannato con rito abbreviato dal Tribunale di
Cuneo a 4 anni di reclusione. Mattia Baudino, 25 anni, residente
a Peveragno (Cuneo) è stato ritenuto responsabile dell'incendio
doloso aggravato commesso in Beinette, nel Cuneese, il 14 maggio
2014. Un capannone della "IN.TE.SA", operante da circa 40 anni
nel settore idraulico e termosanitario, venne completamente
distrutto. L'incendio, di vaste proporzioni e con danni stimati
in milioni di euro, interessò anche alcuni condomini limitrofi.
Le indagini, condotte dai Carabinieri con il coordinamento della
pm Chiara Canepa, appurarono che il giovane, dipendente di
quella azienda, aveva appiccato l'incendio per dissapori con il
titolare, dovuti al paventato suo probabile licenziamento per
insufficiente rendimento ed a decurtazioni dello stipendio da
lui riscontrate in busta paga.
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