Adottare il 'modello Genova' per
la ricostruzione del ponte tra Gattinara e Romagnano distrutto
dalla piena della Sesia all'inizio di ottobre: è la strategia
che secondo industriali e amministratori del territorio dovrà
essere seguita per abbreviare più possibile i tempi di
realizzazione di "un'infrastruttura vitale per le province di
Novara e di Vercelli, ma anche per il Biellese". Il percorso da
seguire, definito questa mattina in una riunione nella sede di
Borgosesia di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), ha
come prima tappa l'incontro, già fissato per giovedì 15 ottobre,
con il presidente della Regione Alberto Cirio.
"Gli chiederemo - spiega il presidente di Cnvv, Gianni
Filippa - di verificare la possibilità di attivare una gestione
commissariale per ricostruire l'opera, perché dobbiamo evitare
che passino anni prima di vedere avviati i lavori. L'impatto
negativo coinvolge centinaia di aziende e migliaia di lavoratori
di distretti industriali fondamentali come il tessile e la
rubinetteria-valvolame, che sono tra i più importanti in Italia,
senza contare i costi indiretti dell'assenza del ponte".
Durante la riunione Filippa ha consegnato ai sindaci un
report con una prima stima dei danni subiti dalle aziende
valsesiane, che ammontano a circa 4 milioni di euro.
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