Un dipinto su tavola del
primo Cinquecento impreziosisce le collezioni della Fondazione
Cassa di Risparmio di Alessandria. Raffigura San Gregorio Magno
in vesti papali ed era, in origine, lo scomparto di un
polittico. Lo dipinse, facendo largo ricorso all'oro per il
fondo e dimostrando sensibilità per perle e gemme, Defendente
Ferrari da Chivasso, allievo di Martino Spanzotti e protagonista
del pieno Rinascimento in Piemonte. Non si conosce la
provenienza originaria dell'opera, acquistata a Vienna alla casa
d'aste Dorotheum. Ma tali e tante sono le somiglianze di
tecnica, stile e iconografia con il Sant'Agostino già posseduto
dalla Fondazione e attribuito a Defendente, da legittimare un
acquisto che arricchisce la conoscenza dell'arte in Piemonte.
Il Sant'Agostino e il San Gregorio appartenevano,
verosimilmente, allo stesso polittico, di cui rappresentano i
soli brani finora riconosciuti. L'ente alessandrino offre una
rara mostra-dossier, fatta di 2 sole opere, in cui i capolavori
saranno messi a confronto, dal 20 novembre, nello spazio
espositivo al piano terreno del Broletto (ingresso libero). In
programma prima dell'inaugurazione un seminario con tre
specialisti di arte italiana tra Medioevo e Rinascimento, come
Simone Baiocco (conservatore Musei Civici di Palazzo Madama a
Torino), Massimiliano Caldera (funzionario Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana
di Torino), Fulvio Cervini (ordinario Storia dell'arte medievale
Università di Firenze).
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