La Fondazione Tancredi di Barolo - Musli, Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia ricorda, a 150 anni dalla nascita, Zia Mariù, pseudonimo di Paola Lombroso Carrara, giornalista e pedagogista, figlia di Cesare Lombroso e Nina De Benedetti.
La sua figura, così importante dal punto di vista storico, artistico e letterario, oltre che per le sue iniziative assistenziali, educative e di promozione attiva della lettura, è al centro di un convegno nazionale a Palazzo Barolo.
Sarà anche inaugurata un'esposizione che diventerà parte
integrante del percorso del Musli: qui saranno esposti disegni
originali, cliché di stampa, cartoline, documenti e materiali
del fondo archivistico Paola Lombroso Carrara. A Zia Mariù sarà
intitolata la sala del museo in cui l'esposizione è allestita.
Zia Mariù, cresciuta in stretto contatto con l'ambiente
intellettuale delle famiglie ebraiche torinesi, fu affascinata
dalle teorie del socialismo umanitario. Nel 1899 Paola sposa il
medico legale Mario Carrara, noto anche per aver rifiutato
pubblicamente il giuramento di fedeltà al fascismo. Nell'ambito
della pubblicistica per l'infanzia, fu scrittrice originale,
autrice di libri di fiabe, romanzi e racconti per ragazzi ed
ebbe un ruolo determinante nell'impostare il Corriere dei
Piccoli. Tra le prime donne a interessarsi anche
sperimentalmente di psicologia, fu promotrice della nascita e
diffusione delle Bibliotechine rurali, con lo scopo di fornire
libri di amena lettura alle scuole più disagiate di tutta
Italia. L'attività delle bibliotechine continuerà dal 1950 anche
attraverso la costituzione di un Centro di studi per la
letteratura infantile" in collaborazione con Ada Marchesini
Gobetti.
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