Ci sono "ritardi" nella posa della
rete di recinzione, tra Piemonte e Liguria, che deve contenere i
cinghiali e la diffusione di Peste suina africana di cui, dallo
scorso dicembre, sono già stati accertati 180 casi nelle due
regioni. E' quanto sostiene la Confagricoltura del Piemonte. "I
lavori per la posa si sarebbero dovuti concludere il 20 agosto -
scrive, in una nota Enrico Allasia, presidente regionale
dell'organizzazione agricola - invece è ancora lontana
dall'essere completata e il timore di diffusione dell'epidemia
continua a rimanere alto: chiediamo al commissario e alle
istituzioni regionali di fornire alle organizzazioni agricole un
ragguaglio aggiornato sui tempi di realizzazione della rete
anti-cinghiali, e di intensificare gli sforzi per completare le
opere".
Confagricoltura Piemonte sottolinea "l'aumento incontrollato
delle popolazioni di ungulati" e il fatto che, "da gennaio a
oggi, siano state abbattute poche migliaia di cinghiali, mentre
l'obiettivo che si è dato la Regione Piemonte è di arrivare,
entro fine anno, a 38 mila capi eliminati con la caccia di
selezione". Numero che salirebbe a 50 mila aggiungendo i
prelievi previsti con la caccia di controllo e quella
programmata.
"I tempi per la conclusione dei cantieri per la rete si stanno
prolungando pericolosamente - aggiunge Enrico Allasia - e
l'obiettivo dei 50mila capi abbattuti entro fine anno risulta
praticamente impossibile da raggiungere: Ormai dell'emergenza
non si parla quasi più - conclude Allasia - ma il pericolo che
l'epidemia si diffonda continua a preoccupare gli allevatori e
l'intera filiera".
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