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Masciari "revoca scorta incauta, è condanna a morte"

Masciari "revoca scorta incauta, è condanna a morte"

Testimone di giustizia in commissione legalità in Comune

TORINO, 02 novembre 2022, 15:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La lettura di questi documenti assume forma di testamento". Lo ha detto l'imprenditore testimone di giustizia Pino Masciari, che, audito, in Commissione Legalità del Comune di Torino, ha letto la notifica della prefettura di Torino sull'avvio del procedimento di revoca della scorta deciso dal ministero, una memoria presentata alla stessa prefettura del capoluogo piemontese. Leggendo la memoria, Masciari ha aggiunto: "se qualche sentenza dello Stato rimane inapplicata, quelle della criminalità organizzata prima o poi vengono eseguite e la decisione della revoca è incauta e irragionevole e assume il significato di condanna a morte di un uomo e un padre che ha creduto nello Stato. La nostra vita non può essere trattata come una pratica amministrativa. Ho già consegnato la mia vita allo Stato - ha aggiunto in Commissione a Torino -, se oggi sono diventato un peso per lo Stato e devo vivere pensando che possa sempre essere l'ultimo giorno, questa non è vita. Se devo essere l'agnello sacrificale per aver fatto quello che dovremmo fare tutti, allora significa che ho sbagliato e mi auguro che lo Stato ci ripensi". Parole rafforzate dall'avvocato Roberto Catani, secondo cui "dire che non c'è più un'attualità del pericolo non è veritiero, lui e la sua famiglia sono costantemente sotto l'attenzione della ndrangheta", e dal testimone di giustizia Mauro Esposito, presente in Commissione. "Tutto questo è assurdo. Che dobbiamo lottare contro lo Stato è una vergogna, il nostro primo nemico è lo Stato, non la ndrangheta. Lo Stato non rispetta nessun accordo".
   

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