Bilancio di previsione positivo per
l'Università di Torino per il prossimo anno, il 2023, con
risorse economiche in crescita di oltre il 6% rispetto al 2022.
A presentarlo sono stati il rettore, Stefano Geuna, la
prorettrice, Giulia Carluccio, e il direttore generale, Andrea
Silvestri, illustrando anche le prospettive di sviluppo
dell'Ateneo in termini di ricerca, spazi e assunzioni.
Il bilancio 2023, com'è stato spiegato dal rettore, nasce
segnato "da uno straordinario aumento delle spese energetiche,
passate dai 13 milioni del 2022 a una previsione di 27 milioni
per il prossimo anno. L'aumento delle entrate però permetterà di
mantenere, e in alcuni casi di incrementare, gli interventi a
favore della comunità" ha precisato. Quanto agli iscritti, per
il bilancio dell'anno scorso, "il secondo post Covid, avevamo
registrato flessione, dopo l'anomala crescita col covid - ha
aggiunto - e adesso si torna a crescere, del 15%. Oggi ci sono
81.000 iscritti e prevedo la possibilità che si arrivi oltre gli
85.000" con alte percentuali fuori Torino, da altre regioni" e
con una ripresa anche internazionale, che il Covid aveva
abbattuto". Il rettore ha evidenziato poi come i fondi del Pnrr
(Piano nazionale di ripresa e resilienza) si inseriranno come
aggiunta alle normali attività per la ricerca e un'altra
sottolineatura è andata al pino edilizio, "cui teniamo molto,
con consumo di suolo zero, ma che prevede ammodernamenti e
efficientamento energetici che porteranno altri spazi a
disposizione".
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