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Confagricoltura, nel Cuneese resta l'emergenza siccità

Confagricoltura, nel Cuneese resta l'emergenza siccità

Nell'Alta Langa e ai confine con Astigiano e Alessandrino

TORINO, 18 agosto 2023, 15:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'emergenza idrica non è finita nella provincia di Cuneo, l'acqua resta scarsa in diverse zone.
    A sottolinearlo la Confagricoltura che rinnova la richiesta di interventi per fronteggiare il problema della penuria idrica.
    "Nonostante le piogge primaverili e di inizio estate e qualche recente temporale (anche intenso e con non pochi danni a causa della grandine), l'acqua resta scarsa in diverse zone della Granda e, soprattutto, mancano strumenti che aiutino le aziende a rispondere ad annate sempre più vessate dalla siccità", dice Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo.
    "Le piogge di quest'anno sono state una boccata d'ossigeno , ma soltanto in superficie; più in profondità dove ci sono le radici di vigneti e noccioleti sono tre anni che non arriva acqua: è mancata soprattutto la neve per riempire le falde", spiega Antonio Marino. Le situazioni più critiche - secondo l'analisi di Confagricoltura - sono nell'Alta Langa e al confine con le province di Alessandria ed Asti.
    "In questi territori - prosegue Marino - l'effetto positivo delle piogge primaverili è già finito, le piante di nocciole soffrono e la maturazione dell'uva è più lenta. In alcune zone vediamo già l 'arrivo della filloptosi,la caduta anticipata delle foglie causata dallo stress idrico, dalle alte temperature e dai venti caldi. I temporali estivi non risolvono purtroppo questa situazione".
    Nelle pianure cuneese, saluzzese e saviglianese - aggiunge un altro tecnico di Confagricoltura, Simone Monge - al momento possiamo dirci relativamente al riparo, le piogge di maggio e giugno hanno ricaricato i pozzi e l'acqua in falda è disponibile. Se però non dovesse più esserci un apporto pluviometrico adeguato, da qui all'autunno, saremo di nuovo in emergenza".
   

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