Sono state 38.805, per oltre 7mila
pazienti adulti e quasi 250 minori, le prestazioni erogate nei
primi 22 mesi della sperimentazione del progetto dello psicologo
delle cure primarie, che consente di accedere a un primo ciclo
di base di supporto psicologico in ospedale su prescrizione del
proprio medico. Un progetto che la Regione Piemonte, con
l'ordine degli psicologi, ha avviato come prima in Italia e per
cui ha rinnovato i finanziamenti anche per il 2025, 1,2 milioni
che si aggiungono agli 1,8 milioni già stanziati.
"Una sperimentazione che è andata bene - dice il presidente
della Regione Alberto Cirio -. Lo psicologo delle cure primarie
ha un valore pratico concreto, e lo vediamo nei numeri, ma anche
un valore simbolico, ossia che la sanità pubblica deve occuparsi
anche di questi aspetti perché ci si ammala anche di
problematiche che riguardano la psiche. È importante lanciare il
messaggio di non sottovalutare i segnali e questo è un modello
che dà la continuità di cui questo tipo di cure ha bisogno".
Per l'assessore regionale al Welfare, Maurizio Marrone
"questo progetto ci rafforza e conferma che la salute è
benessere, non solo assenza di patologia, e dimostriamo che in
Piemonte ci sono politiche sociali che credono in questo". Anche
per il presidente dell'ordine, Giancarlo Marenco, "la
sperimentazione ha funzionato e ce lo attestano i numeri e i
risultati. Finalmente si riconosce il diritto alla salute
psicologica" conclude, spiegando che "due terzi di chi ha questo
tipo patologie e non trova risposta nel pubblico rinuncia a
curarsi".
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