"Il tema del sostegno alle aree
interne sarà sempre più prioritario nell'economia agricola
italiana dei prossimi anni. È necessario che torni al centro
della Pac il valore delle zone rurali, delle aziende a
conduzione familiare che, nonostante le difficoltà, tutelano il
territorio e la biodiversità, le produzioni tipiche locali,
fulcro del Made in Italy agroalimentare". Così il presidente
regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini, commenta gli esiti
della decima conferenza economica di Cia Agricoltori italiani,
conclusasi oggi a Roma, alla quale ha preso parte anche il
ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
"Gran parte delle produzioni agricole italiane - dice
Carenini - oggi sono ottenute in collina e montagna: il 61% del
vigneto Italia si trova in zone montano/collinari, così come il
69% degli oliveti, il 64% dei frutteti, ma anche il 44% degli
allevamenti bovini e l'83% di quelli ovicaprini. La permanenza
degli agricoltori nelle aree interne, va difesa e tutelata ad
ogni costo, se non si vuole condannare la produzione
agroalimentare italiana a una posizione sempre più marginale.
Allo stesso modo, occorre favorire il ricambio generazionale e
la multifunzionalità delle nostre aziende agricole, nel novero
delle cosiddette attività di supporto".
Oltre al presidente regionale Gabriele Carenini e al
direttore Giovanni Cardone, la Cia piemontese ha portato a Roma
una delegazione di dirigenti e delegati provenienti da tutte le
province della regione: Cia Agricoltori delle Alpi, Cia
Alessandria-Asti, Cia Novara-Vercelli-Vco, Cia Biella e Cia
Cuneo.
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