Servizi operativi assegnati a
poliziotte in gravidanza, traduzioni di detenuti a distanze
superiori ai 1.400 km senza soste intermedie, agenti al lavoro
per 30 festività consecutive con un solo riposo domenicale o
impegnati per 30 giorni di seguito. Sono alcune delle
circostanze che sono state segnalate al sindacato autonomo di
polizia penitenziaria Osapp rispetto alla situazione del carcere
minorile di Torino, davanti al quale, ieri, si è svolto un
sit-in per "testimoniare il profondo disagio del personale".
Secondo il sindacato "sembrano emergere criticità gravi e non
più tollerabili", con una "totale assenza di organizzazione dl
lavoro", ed è necessario un "intervento immediato del Capo del
dipartimento per la giustizia Minorile e di comunità, Antonio
Sangermano, per avviare gli accertamenti con le necessarie
ispezioni". L'Osapp riferisce che, in base alle segnalazioni, il
direttore "non riscontrerebbe le comunicazioni sindacali".
Il sindacato richiama inoltre il caso di un giovane agente di
polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Brissogne
(Aosta) che si è dimesso parlando di "ambiente di lavoro
tossico". Per l'Osapp "esiste una situazione di malessere
sommerso che può e deve essere presa in debita considerazione da
chi gestisce il servizio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA