"Mi giunge notizia di un attacco
scomposto (non il primo per la verità) da parte del Sindaco di
Lecce, che strumentalizza un episodio inconsistente per mettermi
sotto accusa, come politico e come editore. E qui tengo a
sottolineare il mio assoluto rispetto dell'autonomia del lavoro
della redazione, scevro da diktat e veti che mi vengono invece
imputati. Accuse che offendono la professionalità dei
giornalisti di Telerama e la mia attività di Consigliere
regionale". Così Paolo Pagliaro, editore di Telerama e
consigliere regionale pugliese del centrodestra, replica alle
dichiarazioni del primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini, del
centrosinistra, che accusa Pagliaro di usare la tv per fini
politici.
"La linea editoriale della televisione - rileva Pagliaro - è
chiara e limpida" ed "è attenta a dare spazio alla pluralità
delle voci e delle opinioni, a tutte le parti politiche e a
tutte le istituzioni del territorio". "A maggior ragione -
sottolinea - mi aveva stupito e rammaricato la sortita di Sua
Eccellenza", ma poi "ho apprezzato la nota del Vescovo, che
chiarisce l'equivoco e chiede di evitare strumentalizzazioni sui
social, come ha fatto il primo cittadino di Lecce". "Non mi
sorprendono affatto - argomenta - i suoi toni da vittima, che
lamenta un'informazione sbilanciata da parte di Telerama, quando
invece sono state osservate come sempre con estremo rigore le
regole della par condicio introdotte il 3 agosto per la campagna
elettorale in atto. Rigore e pluralità che sono sempre
riconosciute e apprezzate da osservatori non inquinati da
pregiudizio politico. Siamo comunque abituati ad attacchi
scorretti di questo tenore".
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