"Le tre province del distretto di
Bari (Bari, Foggia e Barletta-Andria-Trani, ndr) risultano avere
una incidenza mafiosa sull'economia che le colloca ben al di
sopra di tante altre province di altre Regioni a forte presenza
mafiosa". A dirlo il presidente della Corte d'Appello di Bari,
Franco Cassano, nel corso del suo discorso per l'inaugurazione
dell'anno giudiziario. Le organizzazioni del Foggiano "vivono la
fase dell'accumulazione selvaggia del capitale e sono feroci", e
per contrastarle "sono state attinte da misura cautelare circa
750 persone, sono stati effettuati sequestri e confische per
oltre 70 milioni di euro, sono state sequestrate tonnellate di
droga e un enorme quantitativo di armi e munizioni, sono state
emesse oltre 100 interdittive antimafia". Nei comuni di Monte
Sant'Angelo, Mattinata, Manfredonia e Cerignola, ha sottolineato
Cassano, sono anche state sciolte per mafia le amministrazioni
comunali.
Le organizzazioni della provincia di Barletta-Andria-Trani
"paiono ancora fluide e magmatiche, con componenti 'storiche'
locali, insieme con propaggini della malavita barese e
cerignolana, in un mix che risulta particolarmente aggressivo".
Bari, infine "è terra di organizzazioni familiari di mafia di
seconda o terza generazione, che hanno reinvestito nella
economia legale l'enorme profitto realizzato con il traffico di
droga, nella ristorazione, prima, e oggi nel settore
agro-alimentare e turistico, in quello del gaming e del traffico
di petroli. Da qui, la presenza di un'ampia e pericolosa 'zona
grigia', di fiancheggiatori professionali".
In generale, nel distretto, sono aumentati del 47% gli
omicidi volontari, passati da 30 a 44, e sono aumentati anche
quelli in cui le vittime sono donne (da 5 a 8). Sono ben 13 i
procedimenti per delitti contro la libertà sessuale iscritti
presso la Procura dei Minori.
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