Salta per mancanza del numero legale la seduta del Consiglio regionale che oggi avrebbe dovuto dare il via libera alla proposta di legge nazionale sulla costituzione della circoscrizione Sardegna per le elezioni del Parlamento europeo. Nonostante l'iniziativa accolga il favore bipartisan, l'Aula convocata per le 16 è rimasta quasi vuota e le assenze hanno pesato soprattutto tra i banchi della maggioranza. Diversi gli interventi critici dell'opposizione che ha sottolineato la mancanza di responsabilità da parte del centrodestra, anche nelle sedute delle commissioni, in particolare in quella della Sanità di questa mattina, convocata sulla proposta della giunta per sanare la carenza di medici di medicina generale.
Comincia Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, e prosegue Daniele Cocco, Avs, che tuona: "Non saremo noi a garantire il numero legale". Lo segue Walter Piscedda per il Pd: "in quattro mesi ci siamo riuniti solo tre volte, la sessione finanziaria non è ancora chiusa e voi non vi presentate in Aula". Incalza anche il M5s con il capogruppo Alessandro Solinas. A dare ragione all'opposizione è il capogruppo della Lega Michele Ennas, che bacchetta pesantemente gli alleati: "È una questione di responsabilità, non possiamo continuare così".
La proposta di legge nazionale che intuisce la circoscrizione per la Sardegna, separata dalla Sicilia, ha i tempi stretti. Una volta licenziata dal Consiglio dovrà passare il vaglio delle due Camere, con la speranza che ciò avvenga in tempi utili per arrivare con il nuovo sistema alle consultazioni europee della primavera del 2024. Nonostante il tentativo di proseguire, il presidente del Consiglio Pais, dopo una veloce riunione dei capigruppo di maggioranza, ha dovuto prendere atto dell'impossibilità andare avanti.
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