Da diversi giorni tre donne tra gli operatori socio sanitari precari che sono in presidio permanente davanti al Consiglio regionale hanno occupato pacificamente l'atrio interno del palazzo per chiedere la stabilizzazione da parte dell'Asl di Cagliari. "Hanno dedicato il loro tempo e le loro energie in uno dei periodi più bui della sanità, durante la pandemia di Covid-19, affrontando ogni giorno sfide enormi con professionalità e dedizione - scrive .
Tuttavia, oggi ci troviamo a constatare l'assenza di un segnale concreto da parte vostra per risolvere questa gravissima problematica. Siamo di fronte a un'evidente ingiustizia che non può essere ignorata. Il vostro impegno istituzionale vi obbliga a onorare doveri sacrosanti nei confronti di chi ha servito con abnegazione la nostra comunità.
Un giorno davanti a Dio e davanti alle persone che vi hanno eletti dovrete rispondere per questa ingiustizia e per questa disumanità. Non si tratta solo di politiche sanitarie, ma di dignità umana e rispetto per chi ha messo a rischio la propria vita per il bene comune. È fondamentale che ascoltiate le richieste di queste donne e dei loro colleghi, che chiedono di essere trattati con il rispetto e il riconoscimento che meritano.
Vi esorto a prendere una posizione fermamente orientata verso una soluzione; avete la vita in mano di queste persone. Ogni ulteriore ritardo avrà conseguenze drammatiche e irreversibili e di questo ve ne assumerete la completa responsabilità.
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