Nuove minacce di morte a
Orgosolo, nel paese della Barbagia che domani si prepara ai
funerali dell'ex primula rossa del banditismo sardo Graziano
Mesina, morto sabato mattina a Milano.
Ancora una volta le scritte sono apparse nella facciata della
chiesa campestre di San Marco, nella strada per Montes. Le
croci e le frasi vergate con la vernice erano indirizzate al
maresciallo dei carabinieri del paese, Mattia Chessa.
"Sei morto, ti sparo, riposa in pace" corredate da tre croci
è la frase - ora già cancellata - che si leggeva nella stessa
chiesa dove erano già stati presi di mira nelle scorse settimane
due funzionari dell'Agenzia regionale Forestas e il sindaco di
Orgosolo Pasquale Mereu. Sull'episodio indagano le forze
dell'ordine che devono fare i conti con una preoccupazione
crescente nel Nuorese, dopo una serie di atti intimidatori e
incendi dolosi che si stanno susseguendo in diversi centri, da
Siniscola a Bitti. E proprio il sindaco di questo comune,
Giuseppe Ciccolini ha chiesto l'intervento della prefetta di
Nuoro Alessandra Nigro dopo cinque attentati incendiari da
dicembre a oggi.
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