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In evidenza
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Temi caldi
In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
La riforma per accedere alla
facoltà di Medicina è ancora tutta da analizzare e da
comprendere visto che mancano ancora le linee guida. Di sicuro
l'Università di Cagliari sarà coinvolta nella 'trasformazione'
annunciata ieri dall'approvazione alla Camera della riforma che
prevede prima di tutto l'abrogazione del quiz per l'accesso che
sarà sostituito dalla selezione legata a un percorso formativo
di sei mesi che porterà a un punteggio e all'inserimento in una
graduatoria nazionale unica.
"Manca il decreto attuativo - ha detto all'ANSA Alberto Cauli
presidente del Corso di laurea in medicina -. Questo
provvedimento, nato da un'ampia maggioranza parlamentare,
recepisce il sentimento dei cittadini che lamentavano la
mancanza di medici sia a livello periferico che negli ospedali,
legata al numero programmatico basso e alla valutazione del quiz
d'accesso considerato non perfetto per la valutazione".
Adesso la riforma cancella il quiz, ma questa idea non
convince: "Ora per l'accesso si introduce il semestre di
formazione comune - evidenzia il professore - per le facoltà di
medicina, odontoiatria e veterinaria, quindi dobbiamo ipotizzare
che ci siano per il semestre le stesse materie per tutti.
Bisogna però ricordare che le lauree hanno una valenza europea e
si richiedono requisiti molto rigidi per la formazione, come il
rapporto numerico docenti studenti. Con questa riforma si
rischia un sovraffollamento".
Ma non è l'unica perplessità. "Il numero programmatico
rimarrà e si creerà un imbuto", sottolinea il docente,
aggiungendo un'altra questione "si dovranno selezionare i più
meritevoli in base ai crediti formativi conseguiti. Ma bisognerà
uniformare i voti, confrontare i voti di esami tra atenei
diversi nel territorio nazionale. Questo potrebbe creare tanti
problemi e innescare anche ricorsi, visto che gli atenei sono
diversi tra loro. Il quiz secondo le statistiche era in grado di
selezionare i più meritevoli". Si attendono le linee guida per
capire cosa si dovrà fare: "C'è la massima disponibilità a
seguire gli indirizzi del legislatore - evidenzia ancora il
docente - c'è la massima collaborazione col ministero. Parleremo
della questione già oggi durante la Conferenza nazionale dei
presidenti dei corsi di laurea".
In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
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