Per la Cassazione non basta la
somma di un milione e 200 mila euro per risarcire Andrea
Tristano che ha subito gravi danni alla nascita e che da 21 anni
vive in uno stato semi-vegetativo. Con la sentenza 7768/2016 del
del 20 aprile scorso, la Suprema Corte ha confermato il
pronunciamento della corte d'Appello che nel gennaio del 2013
aveva condannato tre medici dipendenti dell'ex Ausl 6 in solido
con l'Azienda ospedaliera Cervello (oggi Azienda Ospedali
Riuniti Villa Sofia Cervello) al risarcimento dei gravi danni
cerebrali subiti durante dal neonato, figlio di Alfonsa Ficarra
e Marco Tristano, assistiti dall'avvocato Alberto Gattuccio.
Secondo i giudici il danno biologico, quantificato in Appello,
deve essere maggiorato e ricalcolato in base a nuove tabelle.
Sono stati rigettati i ricorsi della Azienda ospedaliera e dei
medici coinvolti: Domenico Di Grigoli (primario), Giuseppe Gulì
e Maurizio Nicolai. Adesso toccherà alla corte d'Appello
eseguire una nuova quantificazione dei danni.
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