"Oggi ricorre il tredicesimo anniversario del barbaro attentato di Nassiriya, nel quale morirono mio padre e i suoi commilitoni impegnati ad aiutare il popolo iracheno a ritrovare la libertà e a conquistare la pace." Lo ricorda Marco Intravaia, orfano di Domenico Intravaia, vice Brigadiere dei Carabinieri ucciso nella strage.
"Mio padre ha servito il Paese fino all'ultimo giorno, pur sapendo dei gravi rischi per la sua vita, - aggiunge - consapevole che da un momento all'altro sarebbe potuto morire.
Lo ha fatto senza nessuna paura, lo ha fatto con amore rimanendo fedele al giuramento prestato alla Repubblica. Lo ha fatto con orgoglio, quello stesso orgoglio con il quale aveva deciso di arruolarsi ed indossare una divisa, con lo stesso orgoglio con il quale ha difeso la nostra Nazione dalla piaga del terrorismo, ed è con il medesimo orgoglio che noi, oggi e negli anni a venire, dobbiamo ricordare lui e i suoi colleghi caduti".
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