"Meritano rispetto le
vittime, le parti civili ma sono certo che altrettanto rispetto
meritano tutti coloro che in quegli anni si sono impegnati nella
lotta alla mafia. Compresi gli uomini del gruppo
Falcone-Borsellino. E' proprio grazie a questi uomini, che oggi
vengono ampiamente denigrati anche in questo processo, che la
mafia ha subito un duro colpo". Lo ha detto l'avvocato Giuseppe
Panepinto, legale di Mario Bo, poliziotto imputato a
Caltanissetta insieme ad altri due colleghi, Fabrizio Mattei e
Mario Ribaudo, nel processo sul depistaggio delle indagini sulla
Strage di via D'Amelio. I tre poliziotti, ex appartenenti al
gruppo di indagine Falcone-Borsellino, sono accusati di calunnia
aggravata dall'aver favorito Cosa Nostra per avere indotto il
falso pentito Vincenzo Scarantino a dire bugie e fare condannare
persone innocenti per la strage in cui morì il giudice
Borsellino insieme a 5 agenti della scorta. "E' stata screditata
- ha continuato Panepinto - anche la memoria di coloro che sono
defunti e oggi non possono difendersi, mi riferisco a
magistrati, poliziotti, accusati di essere collusi, di voler
depistare. Sono accuse gravi e infamanti che espongono alla
gogna mediatica. E prima di muoverle ci hanno insegnato che
bisogna avere le prove".
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