Un passo avanti per superare il
divario digitale tra le Regioni europee, con particolare
riguardo a quelle insulari, rurali e montane. Il Comitato
europeo delle Regioni, riunito oggi a Bruxelles sotto la
presidenza di Vasco Cordeiro, ha approvato il parere sulla
coesione digitale presentato da Gaetano Armao, componente del
Comitato e presidente dell'intergruppo sull'insularità, nel
contesto dell'assemblea plenaria che ha aperto la XX settimana
delle Regioni dell'Ue.
Il parere individua le misure da adottare e gli obiettivi da
conseguire per superare il gap digitale. In particolare, è stata
richiesta la revisione dell'articolo 175 del Trattato sul
funzionamento dell'Ue con l'integrazione degli obiettivi di
coesione nei diritti, nei principi e nelle politiche digitali
dell'Unione.
La pandemia ha aggravato i divari digitali esistenti in
Europa, appesantendo quello tra zone insulari, rurali ed urbane
per quanto riguarda il numero di persone che non utilizzano
Internet o che possono accedere ai servizi digitali.
Nella relazione, Armao ha evidenziato i passi avanti
realizzati sul piano dell'infrastrutturazione digitale, in
particolare nel sud Italia ed in Sicilia (divenuta la prima
grande regione italiana per comuni dotati di collegamento con
banda larga ed ultralarga, 61%), ma ha sottolineato anche la
necessità di incrementare gli investimenti su salute digitale,
lavoro a distanza, formazione e sviluppo delle competenze
digitali, servizi informatici delle pubbliche amministrazioni.
Da qui la richiesta alla Commissione Ue di un monitoraggio
permanente sui divari digitali per garantire l'adozione di
tempestivi interventi correttivi sugli investimenti europei, la
previsione dell'interoperabilità dei sistemi informatici
pubblici regionali e locali, la disponibilità di software con
codice sorgente aperto, la diffusione dei dati aperti al
pubblico.
Il parere è stato approvato con 320 voti a favore e uno di
dissenso.
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