Si inaugura l'11 maggio la
stagione numero 58 delle rappresentazioni classiche al Teatro
Greco di Siracusa, con Prometeo incatenato di Eschilo per la
regia di Leo Muscato e la traduzione di Roberto Vecchioni. Il
giorno successivo torna per la settima volta Medea di Euripide,
regia di Federico Tiezzi e traduzione di Massimo Fusillo. Medea
sarà Laura Marinoni che ha riscosso nelle scorse stagioni
consensi unanimi, il ruolo di Prometeo è affidato a Alessandro
Albertin.
In conferenza stampa è stata presentata anche la nuova
soprintendente dell'Inda, Valeria Told, nominata dal ministro
Sangiuliano nel ruolo ricoperto da Antonio Calbi.
Prometeo nella visione di Leo Muscato è l'eroe incatenato "in
un sito industriale abbandonato - ha spiegato il regista -. La
natura non la si vede più. Prometeo per avere disobbedito a Zeus
è ora inchiodato ad una ciminiera. Lui, detentore di tutte le
tecniche e le abilità, le ha donate agli uomini. Ma come sono
state usate? Per alimentare le finanze di un capitalismo malato,
che serve pochi e danneggia tutti gli altri. Cosa hanno fatto
gli uomini del fuoco che è simbolo di scienza, di tecnica, di
sapere? E allora avremo una rupe rossa, un monito per tutti noi,
perché il progresso umano non sia un'occasione per distruggere
il solo mondo che abbiamo. Sono certo che il protagonista,
Alessandro Albertin, lascerà un segno in questo palcoscenico
unico al mondo".
Con Federico Tiezzi, che a Siracusa ebbe il premio Flaiano
per la sua Antigone nel 2018, avremo una Medea donna del 900, "è
un testo - ha detto il regista - capitale della cultura europea,
che respira il dramma borghese, è una tragedia familiare, alla
Strindberg".
Gli spettacoli andranno avanti fino al 2 luglio.
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