Il comando provinciale di Catania,
nell'ambito di iniziative per i 250 anni dalla fondazione del
corpo, ha allestito nella propria sede, in piazza San Francesco
di Paola, una mostra permanente in collaborazione con
l'Accademia di belle arti. Sono due i tempi che s'intrecciano:
Arte e Legalita, dando vita a una narrazione visiva tra
fotografia e grafica di educazione al senso civico e al rispetto
del bene pubblico, per una fruizione di comunità e di interesse
collettivo basato sulla bellezza e sulla legalità. Ha tagliato
il nastro di inaugurazione il prefetto Maria Carmela Librizzi.
L'iniziativa rientra tra le tante promosse dal comando
provinciale etneo finalizzate a mantenere viva la tradizione e
gli ideali propri di una forza di polizia a servizio della
collettività. Il comandante, il generale Antonino Raimondo, ha
fatto realizzare di recente il restauro dei bassorilievi del
portone d'ingresso della caserma Majorana, inaugurata
nell'agosto del 1937, che segue quello della lapide marmorea con
i nomi dei finanzieri siciliani o in servizio nell'isola caduti
nell'adempimento dei propri doveri durante la Prima Guerra
Mondiale.
L'esposizione permanente, presente in apposite aree della
caserma del comando provinciale etneo ha 28 grandi pannelli con
foto e grafici, realizzati dagli studenti e docenti dei corsi di
Fotografia e Design per l'editoria. Gli autori hanno incentrato
il loro operato sul tema dell'equità sociale e della legalità
economica, hanno ideato un percorso narrativo storico-culturale
capace di mostrare, in maniera dinamica, l'attività della
Guardia di Finanza, catanese e siciliana, di ieri e di oggi, da
sempre impegnata sul territorio, in mare e negli spazi aerei.
Alla fase esecutiva del progetto, durata circa tre mesi, hanno
attivamente partecipato 20 tra docenti e studenti dell'Accademia
delle Belle Arti. La mostra permanente consentirà anche di
poter apprezzare la fedele riproduzione di due plastici
architettonici raffiguranti la caserma Angelo Majorana nel 1934
e nel 1937, in scala 1/50, realizzati e donati dal luogotenente
Aristide Riccardo Catto, adesso in pensione.
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