I giudici della Corte di
Cassazione hanno dichiarato capace di intendere e di volere
Giovanni Barreca, il muratore accusato di avere ucciso, durante
un esorcismo, insieme alla figlia allora 17 enne e due sedicenti
santoni, Sabrina Fina e Massimo Carandente, la moglie Antonella
Salamone e i figli Kevin e Emanuel ad Altavilla Milicia (Pa).
Il provvedimento conferma quanto deciso dal tribunale del
Riesame di Palermo che aveva annullato la sentenza del gup di
Termini Imerese che aveva dichiarato totalmente incapace di
intendere e di volere Barreca, disponendone la scarcerazione e
il ricovero in una Rems.
Contro la decisione del gup aveva fatto ricorso al Riesame,
vincendolo, la procura di Termini.
Il legale di Barreca, Giancarlo Barracato, aveva allora
impugnato la sentenza del Riesame in Cassazione. Oggi la
decisione dei supremi giudici che hanno stabilito anche che
Barreca torni in carcere.
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