"La Gazzetta del Sud e il Giornale
di Sicilia, da oggi, cambiano pelle e guardano al futuro con
ottimismo, come sempre", scrive oggi il presidente di Ses Lino
Morgante in prima pagina sui due giornali. "Tutto il mondo
dell'informazione deve sapersi reinventare e le due testate
storiche della Società Editrice Sud non sono mai rimaste
indietro, neppure un giorno. Amiamo le sfide, i cambiamenti, e
pure questa volta mettiamo in campo uomini, donne e risorse. -
aggiunge - Una nuova veste grafica non è certo una rivoluzione,
ma sottolinea il desiderio di assecondare le aspettative dei
lettori, nella forma e anche nella sostanza mantenendo, al
contempo, l'impegno professionale e sociale, irrinunciabile
tratto distintivo. Sin dal primo numero della Gazzetta del Sud
il 13 aprile del 1952, per volontà di Uberto Bonino, e ancor
prima, il 7 giugno del 1860, quando esordì il Giornale di
Sicilia, che dal 2017 fa parte della famiglia di Ses. Forma e
sostanza, dunque".
"Nelle pagine tenderemo ad approfondire il tema ritenuto
prevalente, da sottoporre all'attenzione dei lettori, prima
delle altre notizie, che saranno comunque trattate in sintesi.
Spazio alle fotografie, più d'attualità che d'archivio. Aumenta
di una pagina il notiziario nazionale. Cambia la logica della
sezione dedicata all'economia e alla finanza, che non registrerà
più le quotazioni dei titoli, si limiterà al Ftse Mib, ma
cercherà di dare un quadro complessivo degli indici azionari e
di due materie prime che misurano le dinamiche economiche, il
petrolio, e politiche, l'oro. Spazio ai commenti sui fatti che
'muovono' i mercati mondiali, sempre più interconnessi. Anche la
sezione dedicata alla politica estera verrà reinterpretata:
occhio a tutto ciò che ha effetti diretti per l'Europa e per
l'Italia, in linea con le analisi dell'ormai tradizionale
Osservatorio, la nostra rubrica che da molti anni si propone di
catturare i retroscena, le indiscrezioni, gli spunti ufficiosi
che filtrano dalle Cancellerie per cercare di dare una giusta
chiave di lettura degli accadimenti".
"Gli spazi dedicati al piccolo schermo, invece, punteranno a
guidare chi legge nel mondo sempre più vasto delle televisioni,
dove non si contano più i canali, le piattaforme e le offerte a
pagamento. Confidiamo di riuscirci. Le cronache legate al
territorio continueranno a essere la sezione portante dei due
quotidiani, che insieme coprono tutta la Calabria e la Sicilia.
Il Sud del Paese ma, al contempo, il Nord di un Sud ricco di
prospettive e in pieno sviluppo. - prosegue -. Basti guardare
alle ingenti risorse economiche che si muovono dai Paesi del
Golfo, pure verso l'Italia, e al traffico merci che attraversa
Suez e strizza l'occhio con grande interesse ai porti e alla
logistica da Palermo a Gioia Tauro. Lo Sport continuerà a
dedicare grande spazio al calcio, implementando discipline
sempre più popolari, che verranno valorizzate anche dal punto di
vista grafico".
"Si intensificherà la sinergia tra i due quotidiani e i
rispettivi siti per consentire ai lettori di essere sempre
aggiornati in tempo reale, attraverso un interscambio che
consenta di raccontare al meglio i territori di riferimento.
Tutto questo nella certezza che per vincere tutte le sfide che i
tempi impongono l'informazione dovrà essere multi piattaforma e
rivolgersi, in particolare, ai giovani, non sempre consapevoli
del valore delle notizie certificate", sottolinea.
"Attrarre e fidelizzare le nuove generazioni è un'ulteriore
vitale scommessa e la Ses, che fa capo a una Fondazione no
profit, metterà in campo, oltre ai quotidiani e ai siti di
riferimento gazzettadelsud.it e gds.it, le due televisioni, Tgs
e Rtp, con le radio RgS e Antenna dello Stretto. Una sfida che
vedrà in prima linea un team motivato (manageriale,
giornalistico, amministrativo, tecnico e poligrafico) che, con
le radici nella storia, vuol continuare a guardare con ottimismo
al futuro", conclude.
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