Sono state rinviate a giudizio le
sei persone indagate nell'inchiesta della procura sulla
costruzione del nuovo grattacielo che ospiterà a Torino la
maggior parte degli uffici della Regione Piemonte. I pm Stefano
Demontis e Giancarlo Aventi Bassi hanno ipotizzato nei loro
confronti il reato di corruzione. Al centro dell'inchiesta la
variante migliorativa da oltre 50 milioni di euro che, secondo
l'accusa, sarebbe stata approvata senza alcuna reale necessità.
Fra gli indagati ci sono ex funzionari regionali, i
responsabili del consorzio di imprese che si è aggiudicata la
commessa e quelli di alcune ditte che hanno operato in regime di
subappalto.
L'udienza è stata fissata nel gennaio 2018. "Abbiamo preso
atto di un rinvio a data molto lontana, probabilmente a causa di
un sovraccarico alla sezione dibattimentale", commenta Paolo
Pacciani, difensore di Ezio Enrietti, imprenditore e all'inizio
degli anni Ottanta presidente della Regione Piemonte.
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