Salem Bashir Mazan Rajah, il libico
"da cui è originata l'indagine" milanese che ha portato a 13
arresti per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio
con il sistema 'Hawala', avrebbe movimentato contanti "sulla
rotta Libia-Italia-Europa" per "oltre 100 milioni di euro".
Denunciato per riciclaggio dopo un controllo all'aeroporto di
Linate nel 2015 è ora irreperibile e, per il gip De Pascale,
"potrebbe rivestire un ruolo di trasportatore di denaro" per
conto "di gruppi terroristici riconducibili alla jihad".
Nell'ordinanza, eseguita oggi dal Nucleo di polizia
tributaria della Gdf di Milano, il gip spiega, infatti, che "nel
corso delle indagini sono stati acquisiti elementi, allo stato
indiziari, che conducono a ritenere che nell'ambito
dell'attività del gruppo criminale" smantellato "vi siano, o vi
siano state, infiltrazioni di organizzazioni jihadiste".
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