Non si conosce ancora l'esito della
prova del guanto di paraffina, il cosiddetto Stub, eseguito
dagli specialisti del Ris dei Carabinieri su un uomo di Genoni
(Sud Sardegna), iscritto nel registro degli indagati per
l'omicidio del compaesano Roberto Vinci, il 48enne freddato con
due fucilate la sera del 20 agosto nelle campagne del suo paese
e morto dopo sei ore di agonia in ospedale. Il test per
accertare se l'indagato avesse sparato nei giorni precedenti è
stato eseguito alla presenza del difensore, l'avvocato Luigi
Porcella, ma al momento non sono trapelate indiscrezioni sulla
sua identità, né sugli elementi di sospetto in mano alla Procura
di Cagliari e al Nucleo investigativo dei Carabinieri di Nuoro
che stanno indagando sul delitto. Vinci, prima di morire, sembra
abbia detto qualcosa ai suoi soccorritori in merito all'agguato.
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