Il giorno dopo la riunione tra la Conferenza dei rettori delle università italiane e la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, gli studenti di Cambiare Rotta si incontrano a piazza Rondanini, a Roma, sede dello storico palazzo in cui si riunisce la Crui. I ragazzi sembrano disorientati, arrabbiati e contrariati dalle dichiarazioni dei rettori e dello stesso ministro.
"Siamo qui perché pensiamo sia assurdo che queste siano le priorità della ministra Anna Maria Bernini e della Crui. Le priorità per loro sono cercare il modo più efficace per zittire e tenere buoni gli studenti, quando abbiamo denunciato per mesi un sistema universitario marcio, che vive di molestie e ricatti sessuali alle studentesse e alle ricercatrici, di diritto allo studio che manca sempre di più, di aule che crollano, di studentati pubblici che mancano e poi le complicità importanti con le industrie della guerra", lamenta uno degli esponenti del collettivo studentesco, Filippo Gilardi. "Quando c'è da occuparsi di come reprimere gli studenti e tenerli zitti e buoni immediatamente ci si organizza per mobilitare tutti i rettori d'Italia e la ministra stessa", aggiunge lo studente.
Intanto oggi si sono svolti in tutta Italia cortei, presidi e assemblee in oltre 30 città per la giornata di protesta promossa da numerose sigle giovanili di sinistra e collettivi.
Nel mirino degli studenti c'è la riforma voluta dal ministro dell'Istruzione Valditara, che verrà votata alla Camera dei Deputati ad aprile, ma anche gli episodi di repressione durante le manifestazioni studentesche e la posizione del governo Meloni nei confronti dei conflitti internazionali.
Si tratta di una prima giornata di attivazione studentesca - fanno sapere gli organizzatori - verso una grande mobilitazione ad aprile. "Dopo Pisa, Firenze, Catania, Bologna il copione è chiaro: il governo risponde con i manganelli a chiunque critichi la complicità con il massacro dei palestinesi, la riforma dell'istruzione, la sua politica in generale. Assurdo parlare di ordine pubblico per giustificare il pestaggio di ragazzi di 16 anni - dice Simon Vial, responsabile scuola del Fgc - la riforma Valditara rafforzerà ulteriormente l'integrazione tra istruzione e imprese e il sistema dell'alternanza scuola-lavoro, che solo nel 2022 ha ucciso tre studenti mentre lavoravano gratis".
All'Università di Verona, invece, mentre era in corso l'inaugurazione del 41mo anno accademico, una trentina di studentesse e studenti sono saliti sul palco durante l'intervento della presidente del consiglio degli studenti, Francesca Flori, mostrando a tutto il corpo accademico e alle autorità presenti scritte con le quali si contesta l'operato della Regione Veneto e, in particolare, dell'assessore alla Formazione Elena Donazzan, sui mancati versamenti di parte delle borse di studio.
E se è "un dato positivo è che i giovani, che si dice siano sempre disinteressati, in realtà si stanno mobilitando", osserva la sociologa ed ex docente universitaria, Chiara Saraceno, l'aspetto "sicuramente negativo, è il fatto che troppo spesso queste manifestazioni tendono a essere monodirezionali, con un'estremizzazione del bianco e del nero, dell'amico e del nemico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA