Un carro di carnevale, trainato da
un trattore, con una grande Statua della Libertà che, con il
braccio alzato, brandisce un mitra: scoppia la polemica ad
Acerra, nel Napoletano, per il 'carro dei carcerati' che ha
partecipato alla sfilata del carnevale cittadino.
I fatti - come ricostruisce Il Mattino - risalgono a ieri
pomeriggio, quando il carro ha sfilato per ultimo. "Sulla pedana
rimorchiata da un trattore - scrive il quotidiano - la
riproduzione di un carcere e sui muri le finestre con le grate
di ferro delle celle. All'interno, grazie a un elevatore
elettrico, un'imponente statua della libertà" che, "invece di
impugnare nella mano destra la fiaccola impugnava la quasi
perfetta riproduzione di un mitra, un minaccioso kalashnikov in
bella mostra, a braccio levato". Davanti al carro, sul quale
campeggiava la grande scritta 'Freedom', ragazzine che ballavano
al suono di canzoni neomelodiche che inneggiavano alla "libertà
per i carcerati". Insieme a loro anche giovani e meno giovani in
tenuta da galeotto. "Vogliamo la libertà non solo per i
carcerati ma per tutti quelli che soffrono anche fuori dalla
prigione", ha detto il capo della 'paranza', il gruppo che ha
allestito il carro: barba nera e lunga, occhiali da sole e un
soprannome che è tutto un programma, 'Sandokan, come lo storico
boss dei Casalesi. Il Mattino scrive che il carro "è stato
costruito dalla paranza 'del Congo', il rione Gescal di Acerra,
centinaia di famiglie che versano da tempo immemore in
condizioni difficili".
La sfilata del carro non ha suscitato nè proteste nè
indignazione sul momento, ma la polemica è scoppiata oggi, con
diverse prese di posizioni critiche che arrivano da più parti.
Il sindaco di Acerra, Tito D'Errico, ha spiegato che il Comune
non è responsabile dell'organizzazione del Carnevale, di cui si
è occupato una società esterna, e che del 'carro dei carcerati'
non sapeva assolutamente nulla.
"L'indegno carro allegorico sfilato durante il carnevale di
Acerra rappresenta quella sottocultura di assuefazione e
condiscendenza a richiami criminali che infesta i nostri
territori, ed esige una netta e decisa censura", afferma, in una
nota, il senatore di Fratelli d'Italia, Sergio Rastrelli, che
annuncia un'interrogazione parlamentare urgente al Ministro
dell'Interno. Secondo il deputato di Avs Francesco Emilio
Borrelli e il coportavoce regionale di Europa Verde Rosario
Visone "non si trattava di un carro allegorico con un messaggio
positivo ma un chiaro omaggio alla criminalità e alla violenza.
Si chiede libertà per i criminali e non giustizia per le
vittime. I comportamenti delinquenziali sono mitizzati e portati
ad esempio. Un disastro sociale e attualmente inarrestabile".
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