La barella Ati (Aircraft Transit
Isolator), lo speciale dispositivo che l'Aeronautica Militare ha
usato a bordo di aerei ed elicotteri per trasportare e salvare
la vita a centinaia di cittadini durante il Covid, è da oggi
inserita nel percorso espositivo del Museo storico di Vigna di
Valle, custode dei velivoli e delle principali opere di ingegno
aeronautico che hanno caratterizzato il progresso della forza
armata. La cerimonia di consegna della barella si è tenuta
questa mattina - a cinque anni esatti dalla pandemia - a Vigna
di Valle, alla presenza del sottocapo di Stato Maggiore
dell'Aeronautica, il generale Aurelio Colagrande, autorità,
esperti ed autorità del mondo scientifico ed accademico nel
campo sanitario.
"Il biocontenimento - ha ricordato il tenente colonnello
Alessandro Fiorini, direttore infermeria principale di Pratica
di Mare-Gruppo Bio contenimento Aeronautica Militare - è un
investimento fatto dall'Aeronautica Militare all'inizio di
questo secolo, un'importante capacità oggi al servizio del
Paese, frutto di un percorso nato da un'esigenza tattica di
supportare in ogni momento, 24 ore su 24, un paziente affetto da
malattie infettive e che necessita di un trasporto aereo. Un
percorso formativo importante da parte del nostro team e che
oggi entra nella storia grazie a questo evento, che ci permette
di evidenziare quanto sia stato virtuoso investire sulla
capacità sanitaria di proiezione, strategica per il Paese, e
investire sulla risorsa umana, il personale sanitari. L'inizio -
ha aggiunto - si è avuto su trasporti singoli, sia su pazienti
affetti da tubercolosi, sospette febbri emorragiche e febbre
emorragiche come l'Ebola del 2014. Il Covid ci ha fatto trovare
pronti a questa sfida".
"Questa barella, che abbiamo utilizzato anche prima del Covid
- il commento del direttore Malattie Infettive dell'ospedale
Spallanzani, Emanuele Nicastri - è la metafora della risposta
italiana alle epidemie, che da sempre hanno guidato la storia
dell'uomo. In futuro avremo altre epidemie, non dobbiamo
nasconderci: l'importante è farci trovare pronti come, come
Sistema Italia. E la barella Ati è l'emblema di questa capacità
di fare rete".
Usata per la prima volta nel 2006 su velivolo C-130J, la
barella si è rivelata poi fondamentale per il trasporto di
connazionali affetti da virus ebola su velivolo KC767 e, durante
la pandemia da Covid-19, ha svolto un ruolo cruciale per la
gestione dell'elevata numero di casi venendo imbarcata per la
prima volta anche su elicotteri HH101A.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA