La pm Francesca Rombolà ha chiuso
le indagini su Simone Monteverdi, il giovane di 22 anni che a
settembre ha ucciso a Chiavari (Genova) a colpi di forbici la
nonna Andreina Canepa. Il giovane è stato dichiarato, dallo
psichiatra nominato dal gip, "totalmente incapace di intendere e
volere" tanto che è stato trasferito in una Residenza per
l'esecuzione della misura di sicurezza. Per Monteverdi, difeso
dall'avvocata Ilaria Tulino, verrà comunque celebrato un
processo in corte d'assise: se i giudici dovessero accogliere le
conclusioni del primo perito verrebbe prosciolto al termine, ma
la corte potrebbe anche decidere di disporre una nuova perizia
sulle condizioni mentali del ragazzo.
L'esperto aveva spiegato che il giovane "ha una infermità
mentale" che lo ha portato al momento dell'omicidio "ad abolire
la capacità di intendere e volere". La pm, dopo la relazione, ha
chiesto una misura di sicurezza e Monteverdi è stato trasferito
nella Rems di Genova Pra' per essere curato. Anche se dovesse
essere prosciolto verrà comunque stabilita la permanenza in Rems
fino a che non verrà dichiarata cessata la pericolosità sociale.
Simone viveva con la nonna. La mattina della tragedia ha
preso prima un coltello da cucina e ha colpito l'anziana più
volte poi ha afferrato un paio di forbici usandole per 29 volte
sul collo e sul volto dell'anziana. Dopo ha chiamato i
carabinieri dicendo che la nonna era morta. Prima dell'arrivo
dei militari aveva lanciato l'arma dalla finestra.
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