"Chi ha comandato i poliziotti ha
ottenuto l'obiettivo di cancellare dalla comunicazione nazionale
il grande corteo contro l'aggressione d'Israele al popolo
palestinese appoggiata dai Paesi imperialisti, compresa
l'Italia". E' quanto scrivono gli organizzatori del corteo
nazionale pro Palestina di sabato scorso a Milano. Una
manifestazione cui hanno preso parte 10mila persone e di cui -
scrivono Realtà Palestinesi, sindacati di base, realtà sociali e
solidali - "la comunicazione serale non a caso ha mostrato un
contenuto falsato basato sui tafferugli tra polizia e
dimostranti".
"Condanniamo fermamente - si legge nella nota pubblicata sul
sito della Cub e distribuita prima della conferenza stampa
convocata per spiegare 'come sono andate davvero le cose' -
questa provocazione poliziesca che ha direttamente attaccato il
corteo a suon di manganelli, questo episodio è il frutto della
scelta politica di accentuazione dell'attacco alle condizioni di
vita dei lavoratori e dei ceti più poveri e desta grande
preoccupazione, anche in vista dei prossimi appuntamenti del 25
aprile e 1 maggio".
"Questo fatto - scrivono gli organizzatori del corteo - è
anche indicativo della situazione politica di rafforzamento
della repressione contro chi lotta, dopo l'approvazione del ddl
sicurezza".
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