"Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi nella loro casa. Due ragazzi innocenti, uccisi dalla furia ideologica e dall'odio politico". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni, nell'anniversario del rogo di Primavalle, uno degli attentati più atroci degli Anni di piombo a Roma, in cui i due fratelli persero la vita il 16 aprile 1973. "Ricordarli oggi non è solo un dovere morale: è un atto di giustizia verso la verità e verso la storia. Perché - aggiunge Meloni - nulla si costruisce sull'odio. E perché certi orrori non devono accadere mai più. Non dimentichiamo".
"Io ho conosciuto il papà, ho conosciuto la mamma: in quei giorni c'ero e so come l'abbiamo vissuta. Questo murale in qualche modo è la testimonianza che non solo noi adesso, ma tutti possono avere questa memoria. Ed è molto importante, non per noi, per tutti. Per la pacificazione, per un sentimento che deve accomunare non solo nei loro confronti ma nei confronti di tutti i ragazzi e qualunque idea avessero o coltivassero che hanno dato coscientemente o, come loro, incolpevolmente e incoscientemente la vita". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla cerimonia di commemorazione nel 52esimo anniversario della strage di Primavalle dov'è stato inaugurato il murale per i fratelli Mattei.
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