La console generale di
Cina a Firenze, Yin Qi, diplomatica di carriera, ha risposto
all'invito ed è andata al Comune di Carmignano, vicino a Prato,
a un incontro col sindaco Edoardo Prestanti e l'amministrazione.
L'incontro c'è stato stamani in municipio. Prestanti l'aveva
invitata a interessarsi del fenomeno di abbandono - nei campi,
nei fiumi, nelle strade - di tonnellate di scarti tessili.
"Questo è l'inizio di un rapporto per risolvere il problema dei
sacchi neri abbandonati, è un punto di partenza", ha commentato
Prestanti. "Siamo qui perché sentiamo la responsabilità di
tutelare l'ambiente - ha detto Yin Qi - Tutte le persone che
operano qui devono farsi carico di mantenere e salvaguardare
questo territorio".
"Negli ultimi anni - ha detto il sindaco alla console, in
sala consiliare - il numero" degli abbandoni di sacchi neri "è
salito in modo esponenziale. Non è questione solo ambientale o
di decoro, ma anche di tenuta sociale. Questi scarti derivano in
gran parte da attività gestite da aziende cinesi e vorremmo, in
tutta amicizia, insieme a voi, risolvere e ridurre il fenomeno".
La diplomatica ha dato la sua disponibilità a un
'protocollo' articolato su quattro azioni: un referente tra gli
imprenditori; un sistema di informazione capillare; un sistema
di controlli che scaturisca anche della collaborazione della
comunità cinese; la riprogettazione dei servizi. Tutte ipotesi
che sono state ben accolte da Yin Qi la quale però ha chiesto
"di disporre di informazioni, da diffondere tra gli
imprenditori, che in modo semplice rendano note le normative e
cosa si deve fare".
Per Alia, la spa partecipata che gestisce i rifiuti, il
distretto di Prato fa circa 50.000 tonnellate di scarti tessili
all'anno e di questi circa 1.000 tonnellate sfuggono alla
raccolta. La percentuale sembra minima ma la quantità è
rilevante e di forte impatto, è stato spiegato, cosa che, si
traduce in 10-15.000 sacchi abbandonati dove capita. Un costo
per tutti, a partire dalla rimozione delle discariche abusive.
Il vicepresidente di Alia Nicola Ciolini ha detto che "il
fenomeno è stato ridotto ma c'è ancora uno zoccolo duro che non
entra nel sistema. Alia ha gli strumenti per soluzioni anche
personalizzate per le imprese, come i cassonetti digitali". Per
Prestanti è stato "un buon incontro. Vogliamo risolvere la
questione coinvolgendo le imprese cinesi". "Un buon incontro -
ha concluso la console Yin Qi - a cui ne seguiranno altri".
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