Migliaia di visitatori provenienti
da tutta Italia e dal mondo hanno animato la prima giornata di
Euroflora 2025, una delle principali floralies europee in
programma a Genova fino al 4 maggio con 400 florovivaisti,
85mila metri quadrati di spazi espositivi e 154 giardini
affacciati sul mare protagonisti. Gli organizzatori puntano a
superare i 200mila biglietti venduti. Lunghe code stamani agli
ingressi negli spazi di quello che diventerà il nuovo parco
urbano della Foce nel waterfront di levante progettato
dall'architetto Renzo Piano.
"È presto per fare una valutazione, ma è importantissimo
partire con il piede giusto, le premesse ci sono ma dobbiamo
continuare così", commenta il presidente della società
organizzatrice Porto Antico di Genova Spa Mauro Ferrando a
margine di una delle iniziative in programma.
Il professor Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama
internazionale, protagonista di ricerche pioneristiche
sull'intelligenza delle piante, in una conferenza ha affascinato
il pubblico con la sua proposta di 'Fitopolis', la città del
futuro. "Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale
stanno cambiando l'idea delle nostre città, - rimarca Mancuso -
nelle quali sono concentrare la maggioranza delle popolazioni.
In Italia il 78% delle persone vive in città, in condizioni che
stanno diventando sempre più insostenibili, pensiamo ad esempio
alle isole di calore, nei prossimi mesi sarà durissima. Ogni
euro investito in alberi, si assorbe mille volte in più di
anidride carbonica di qualsiasi tecnologia umana. Mi sembra
chiaro quale sia la strada da percorrere".
Ha suscitato interesse la presentazione del prototipo
funzionale di 'serra spaziale' che il primo astronauta italiano
e genovese a volare nello spazio Franco Malerba ha presentato al
pubblico. Si tratta di un prototipo con una tecnologia che
permetterà un ambiente favorevole per sperimentare la
coltivazione di piante alimentari nello spazio e a bordo di
future piattaforme spaziali orbitanti o ad esempio sulla luna.
Così come curiosità ha destato il robot per la potatura delle
vigne progettato dall'Istituto Italiano di Tecnologia.
Altrettanto partecipata la dimostrazione dell'antica arte di
costruzione dei muretti a secco, Patrimonio dell'umanità
riconosciuto dall'Unesco, nel Parco nazionale delle Cinque
Terre.
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