Si chiama Csai ed è il primo Centro
sperimentale di arti interattive d'Italia che offre corsi di
laurea all'avanguardia pensati per formare i professionisti del
domani nel settore tecnologico e videoludico. Questa realtà
pionieristica è stata ideata e fondata da figure di spicco che
hanno fatto la storia dei videogiochi in Italia e non solo,
portando con sé un bagaglio di esperienza e visione senza
precedenti.
Il Centro nasce dalla convinzione che il videogioco e le arti
interattive rappresentino potenti motori di cambiamento e
progresso nonché una possibilità di lavoro concreta per i
giovani. La visione è quella di un futuro in cui queste forme
espressive siano pienamente riconosciute nel loro valore
culturale, sociale ed educativo, diventando strumenti per
l'apprendimento, l'inclusione e l'innovazione. Con un approccio
collaborativo e multidisciplinare, il Csai si impegna a creare
un ponte tra il mondo accademico, l'industria e il pubblico,
promuovendo la cultura del videogioco come forma d'arte
autentica e veicolo di crescita per le generazioni future, anche
grazie al Gamm, il museo del videogioco di Roma. Con questo
obiettivo, il Centro sperimentale si dedica a ricerca,
formazione e sviluppo per guidare questa trasformazione
culturale e valorizzare appieno le potenzialità delle opere
interattive.
Il corpo docente è formato dai professionisti del settore,
dalla leggenda del gaming mondiale Gōichi Suda - meglio
conosciuto come SUDA51 - a Marco Saletta, southern europe head
of sales presso Sony Interactive Entertainment. Ai docenti si
affianca un pool di aziende leader del settore che offriranno
agli studenti un'opportunità imperdibile: partecipare a veri e
propri stage formativi lavorando allo sviluppo di un videogioco
e mettendo in pratica le competenze acquisite. Ai percorsi
accademici si affiancano due corsi di Alta Formazione biennali
in Game Design e Development e Grafica 3D, Game Design e
Animazione, pensati per fornire competenze pratiche e
specialistiche.
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