L'ex Nar Massimo Carminati, il
cognato Claudio Bracci, pure lui terrorista neofascista, e Mario
Corsi, detto 'Marione', ex militante dei Nuclei Armati
Rivoluzionari oggi conduttore radiofonico sono i tre indagati
nel fascicolo riaperto sull'omicidio di Fausto e Iaio, i giovani
uccisi il 18 marzo 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo, a
Milano.
Carminati, 66 anni, milanese di nascita, vanta un curriculum
criminale di primordine. Il quarto re di Roma, il 'nero' di
Romanzo Criminale, il 'cecato' per via dell'occhio perso in
seguito a una sparatoria con la Digos, amico e compagno di
scuola di Giusva Fioravanti, accusato di avere legami con la
Banda della Magliana, è stato prosciolto dall'imputazione di
essere uno dei sicari di Mino Pecorelli. Indagato per essere
l'ideatore del furto al caveau della Banca di Roma interno al
Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio, in cui, nel 1999, venne
rubata documentazione per ricattare i magistrati, nel 2012 è
stato coinvolto nell'inchiesta sul calcioscomesse. Diversi
pentiti lo hanno accusato nel corso degli anni di numerosi
omicidi, e pure di avere avuto un ruolo con i servizi segreti
nel presunto depistaggio delle indagini per la strage di
Bologna, ma dalla metà degli anni '70 è quasi sempre riuscito a
farla franca nei processi. Arrestato nel 2014 nell'inchiesta sul
'Mondo di mezzo', per cui ha subito una condanna a 10 anni, si
trova in carcere per scontare una pena residua per corruzione.
Ha 67 anni Claudio Bracci, militante nero e malavitoso
comune, considerato l'intermediario tra i Nar e la malavita
romana legata alla Banda della Magliana. Condannato per rapina,
banda armata e associazione sovversiva, nel 2001 è stato
coinvolto in un'inchiesta riguardante l'usura, il gioco
d'azzardo e la manomissione delle macchinette di videopoker e il
traffico di stupefacenti. Suona la chitarra nei 'Presi per
caso', gruppo musicale di detenuti ed ex detenuti nato
all'interno del carcere romano di Rebibbia nel 1996.
Accusato di numerosi fatti di cronaca, Mario Corsi, 66 anni,
ultras della Curva Sud della Roma, per la sua carriera
radiofonica ha anche ottenuto, non senza polemiche, diversi
riconoscimenti, come il Premio Sette Colli nel 2012.
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