L'intelligenza artificiale
sarà una grandissima opportunità ma occorre accrescere
conoscenze e competenze superando anche alcune barriere
psicologiche, senza dimenticare di garantire la sicurezza dei
sistemi da intromissioni malevoli. E' il messaggio lanciato da
Reggio Calabria nel talk ANSA "Il Vespucci incontra la
tecnologia: lo sviluppo dell'Intelligenza artificiale"
organizzato nel Villaggio IN Italia - ideato dal ministro della
Difesa Guido Crosetto, in collaborazione con 12 dicasteri - che
accompagna il tour della nave scuola della Marina Militare
italiana.
Francesco Scarcello, prorettore dell'Università della
Calabria e professore ordinario di IA, ha sottolineato come la
conoscenza offra la possibilità di sfruttare la tecnologia che è
un grandissimo moltiplicatore. "Pensiamo - ha spiegato - ai
robot sociali in grado di interagire con persone con difficoltà
a relazionarsi. l'IA può aprire prospettive straordinarie ed
essere un amplificatore delle competenze umane che comunque
restano".
Della necessità di saper gestire la resistenza al cambiamento
ha parlato Antonio Abramo, direttore generale di Ifm - sistemi
informativi per la PA. Nella PA, ha spiegato, "l'IA può aiutare
tantissimo, pensiamo agli assistenti virtuali che rispondono ai
cittadini o alla dematerizzazione dei processi amministrativi
che consentono un grande efficientamento burocratico a favore
dei cittadini".
Di IA e sicurezza ha parlato il docente dell'Università
Mediterranea di Reggio Calabria Francesco Buccafurri, esperto di
cybersecurity. "L'IA è uno strumento potentissimo per la difesa
dei sistemi informatici e trova applicazione in vari campi, ad
esempio nella difesa di un perimetro potendo riconoscere
tentativi malevoli grazie al riconoscimento di comportamenti
aggressivi". Buccafurri ha anche sottolineato l'importanza di
avere una infrastruttura in grado di rispondere in tempi
adeguati agli attacchi informatici e che abbia la capacità di
recuperare la funzionalità. In tal senso, ha aggiunto, "l'Italia
ha fatto passi avanti giganteschi con l'Agenzia della
cybersecurity. Occorre però superare il gap di competenze
tecniche". Buccafurri ha anche messo in guardia dai rischi che
corre la IA che "deve essere protetta a sua volta dai tentativi
di comprometterne la funzione a scopi malevoli".
L'imprenditore Francesco Beraldi, presidente di Jakala
Civitas, ha posto l'accento che l'innovazione non può nascere
solo in ambito accademico e che la difficoltà di oggi è la
velocità delle innovazioni. "Per questo - ha detto - non bastano
le conoscenze ma occorrono anche le competenze. Bisogna dare
velocemente a chi lo vuole di ottenere le competenze".
La Regione Calabria, a tal fine, ha detto l'assessore
regionale allo sviluppo economico Rosario Varì, sta già facendo
molto supportando la possibilità di studiare e formarsi a tutti
coloro che lo vogliono anche con borse di studio per chi ha meno
possibilità e poi "con un'ampia disponibilità di borse per
dottorati di ricerca e master post universitari. La Calabria non
è seconda a nessuno per lo studio e la ricerca".
"Le grandi aziende che investono in Calabria - ha aggiunto
l'assessore - lo fanno non tanto per gli incentivi o per la Zes
ma lo fanno perché sanno che ci sono competenze che saranno loro
di aiuto nei loro processi di ricerca".
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