"Ho sempre pensato che Stasi sia
innocente": lo ha detto il legale di Andrea Sempio, Massimo
Lovati, questa mattina a Storie Italiane su Rai1. "Non vorrei
che gli stessi errori delle indagini di allora fossero ripetuti
dall'indagine di oggi - ha proseguito - contro il mio cliente.
Sono tutti e due innocenti".
"La questione rilevante - ha spiegato - è una sola: non si è
verificato il racconto di Alberto Stasi sentito a sommarie
informazioni testimoniali per venti giorni prima di essere
attinto da un avviso di garanzia. Lui ha dichiarato che quella
mattina aveva telefonato a Chiara che non aveva risposto,
insospettitosi sarebbe andato a casa sua, avrebbe suonato il
campanello, nessuno gli ha aperto il portoncino e ha scavalcato
l'inferriata di casa Poggi ed è entrato. Dopo esser entrato, ha
scoperto non il cadavere, ma una persona che forse era ancora
viva, è uscito e ha fatto quella telefonata che non ha senso ai
carabinieri. Perché non si è fatto un esperimento giudiziale? Lo
si portava al pomeriggio alla villetta di Garlasco e gli si
chiedeva 'dove hai scavalcato?' e lì si vedeva se c'erano
impronte o no. Si poteva a quel punto capire se diceva una
verità o una bugia, ed è importantissimo. La bugia non è
sinonimo di colpevolezza, ma da una bugia si potevano aprire
altre piste più attendibili".
"Stasi aveva le scarpe pulite", ha sottolineato, "e
significa, con un pensiero lineare, che lui non è entrato" e
quindi "Ha riferito qualcosa che gli hanno fatto riferire". "Io
l'ho sempre detto: è stato un sicario ad uccidere Chiara Poggi,
e lo ribadisco. Non parlo da avvocato ma da cittadino normale
che - ha concluso - ha una sua idea".
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