"Neil Armstrong ha segnato un'epoca, un cambiamento rivoluzionario che ha dato speranza a una generazione: per noi 'Armstrong' è il nostro cambiamento".
Pedro dei Finley racconta così all'ANSA la svolta costituita dal sesto album del quartetto legnanese, 'Armstrong', in uscita il 13 ottobre.
Una svolta elettronica, dichiarata con forza fin dalla title-track che apre il disco: "Il nostro obiettivo è crescere: lasciare alla nostra musica solo la rivisitazione di un sound sarebbe poco onesto". Ma l'arrivo di synth e tastiere non è una mera operazione cosmetica: "Sicuramente resta la nostra matrice pop, ma l'avvento dell'elettronica cerca di esaltare i nostri elementi da power trio. Penso che l'elettronica sia un'evoluzione necessaria non solo nostra, ma del rock in genere, che sta accusando una certa stanchezza a livello di soluzioni sonore. Band come Kasabian e Imagine Dragons sono riuscite a creare un suono che fosse del 2017 senza rinunciare al loro approccio rock e muscolare. Il nostro obiettivo in fondo era rendere contemporanea la nostra musica. Rock non significa necessariamente chitarra elettrica, ma composizione e attitudine".
Un'attitudine che non a caso nelle 10 nuove tracce si fa più pronunciata in brani ad alto tasso elettronico, come 'Benzina sul cuore' o la traccia venata di nu-metal 'Keep calm and carry on', mentre non mancano ballate più posate come '7 miliardi'. La figura di Armstrong non è però solo un simbolo di cambiamento, ma anche una chiave di lettura lirica: "Lo spazio è un tema ricorrente: conosciamo le leggi di attrazione dei corpi celesti, ma non quelle dei corpi umani. Il filo conduttore è quello dell'ignoto". Ma tra le considerazioni sulle relazioni interpersonali si fa largo anche qualche momento più ironico e liberatorio, come in 'Odio il dj': "Il nostro non è un vero odio, è più invidia, perché ha sostituito il rockstar come idolo delle masse!".
Se a ispirare il lavoro del gruppo e del produttore Alex Trecarichi ci sono The Bloody Beetroots ("Un'eccellenza italiana"), Daft Punk e M83, dal vivo tutto si integrerà con l'identità dei Finley: "Il tour sarà un upgrade, ci saranno i synth ma collaboreranno con gli strumenti analogici per creare una pressione sonora irriproducibile su disco. Abbiamo l'ambizione di costruire uno show mai sentito in Italia, un'esperienza completa". L'Armstrong Live Tour partirà il 31 ottobre da Cesena (Vidia) per toccare poi Roma (Quirinetta, 11/11), Padova (Circolo Mame, 18/11), Perugia (Afterlife, 25/11), Legnano (Land of Freedom, 1/12) e Firenze (Viper Theatre, 9/12).
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