Un'opera rarissima su cavalletto di
Lorenzo De Ferrari e un restauro in corso di un quadro di
Gregorio De Ferrari insieme a opere fiamminghe del Cinquecento e
prove di bottega del Seicento sono le 'chicche' di una mostra a
Palazzo Bianco, 'Mecenati di ieri e di oggi' che propone fino al
6 maggio le ultime opere restaurate dei musei di via Garibaldi a
Genova e custoditi, ha detto la curatrice Raffaella resta, per
lo più nei depositi. "E' un'occasione per far conoscere Genova e
i suoi musei - ha detto l'assessore comunale al turismo Paola
Bordilli - L'intervento di mecenati è un esempio della
collaborazione tra pubblico e privato". Tra le opere più
interessanti c'è il 'Cristo spogliato e deriso' di Pier
Francesco Piola prodotto nell'epoca in cui l'artista imitava
Luca Cambiaso, appena scomparso. La 'Crocefissione' del
fiammingo Gillis Mostaert è di recente attribuzione in quando
durante il restauro è emersa dalla preziosa cornice dipinta la
sua sigla, G.M. Una delle allora poche pittrici donne, Orsola
Maddalena Caccia, può essere apprezzata in una sua 'Sacra
famiglia' e tra le opere più interessanti c'è quella su
cavalletto di Lorenzo De Ferrari su due tavole, 'Alessandro
Magno scioglie il nodo gordiano'. Infine nell'ultima sala
troneggia un restauro in corso, quello di 'Mosè fa scaturire
l'acqua dalla roccia' di Gregorio De Ferrari che subì
ripensamenti dell'autore e poi vari restauri e, a detta del
direttore dei Musei di Strada Nuova Piero Boccardo, è databile
tra il 1690 e il 1710.
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